Nuovo post sulla conversione.
Se fino ad adesso abbiamo parlato teoricamente, sempre con l'aiuto del cinema e delle canzoni, di come è possibile cambiare strada e tornare a Dio, ora presento una testimonianza concreta attraverso una bella e toccante canzone:
Nella stanza 26.
In questa nuova canzone, Nek racconta proprio un cambiamento di direzione.
Quell’insegna al neon
dice si poi no
è l’incerto stato d’animo che hai
non ce la fai
ma dagli uomini
che ti abbracciano
e ti rubano dagli occhi l’allegria
non puoi andar via
non puoi andar via
se le lacrime
ti aiutassero
butteresti via il dolore che ora c’è
è dentro di te
Nella stanza 26
tra quei fiori che non guardi mai
dove vendi il corpo ad ore dove amarsi non è amore e sdraiandoti vai via da te
nella stanza 26
dove incontri sempre un altro addio
che ferisce il tuo bisogno d’affetto in quel breve contatto che non c’è
L’uomo che non vuoi
l’uomo che non sai
sta bussando alla tua porta già da un po’
ma non gli aprirai
come rondini
imprendibili
vanno liberi da un corpo stanco ormai
i pensieri che hai
Nella stanza 26
tra quei fiori che non guardi mai
se ti affacci vedi il mare ricominci a respirare poi ti perdi nella sua armonia
e hai il coraggio di andar via via da un mondo sporco che non vuoi
via da un bacio che non ha tenerezze che non sa di carezze
e cammini lungo il mare nel suo lento respirare tu sei parte di quel tutto ormai
Nella stanza 26
metti un fiore tra i capelli tuoi
mentre l’alba nuova ti viene incontro
nel profumo del vento
Nella stanza 26
NEK: "Una ragazza dell'est mi ha scritto raccontandomi la sua triste vita: giunta in Italia carica di speranze, è stata costretta a prostituirsi per mantenere la sua famiglia. La lettera era anonima e lei non mi ha più scritto. Aveva solo bisogno di sfogarsi e condividere per un attimo il suo dramma. Ho sentito dentro di me, in quanto cantante e comunicatore, la necessità di raccontare questa storia".
Il cambiamento lo si può notare nel ritornello, dove nella prima volta vengono descritti situazioni e sentimenti negativi, come vendere il corpo ad ore, dove amarsi non è amore, dove l'addio del cliente ferisce il bisogno d'affetto della ragazza. Nel secondo invece le immagini sono completamente opposte, si evince la grande voglia di libertà ispirata dalla vista del mare, il ricominciare a respirare, ed il nascere del coraggio di cambiare strada, di andare via da quella stanza, da quel mondo sporco.
Ed indovinate un po chi vedo in quell'alba nuova che va incontro alla ragazza?
Si, come il padre misericordioso che corre incontro al figlio pentito ritornato, così Dio accoglie coloro che decidono di tornare a Lui, di cambiare strada e trovare la vera felicità.
Che ne pensate?
Se fino ad adesso abbiamo parlato teoricamente, sempre con l'aiuto del cinema e delle canzoni, di come è possibile cambiare strada e tornare a Dio, ora presento una testimonianza concreta attraverso una bella e toccante canzone:
Nella stanza 26.
In questa nuova canzone, Nek racconta proprio un cambiamento di direzione.
Quell’insegna al neon
dice si poi no
è l’incerto stato d’animo che hai
non ce la fai
ma dagli uomini
che ti abbracciano
e ti rubano dagli occhi l’allegria
non puoi andar via
non puoi andar via
se le lacrime
ti aiutassero
butteresti via il dolore che ora c’è
è dentro di te
Nella stanza 26
tra quei fiori che non guardi mai
dove vendi il corpo ad ore dove amarsi non è amore e sdraiandoti vai via da te
nella stanza 26
dove incontri sempre un altro addio
che ferisce il tuo bisogno d’affetto in quel breve contatto che non c’è
L’uomo che non vuoi
l’uomo che non sai
sta bussando alla tua porta già da un po’
ma non gli aprirai
come rondini
imprendibili
vanno liberi da un corpo stanco ormai
i pensieri che hai
Nella stanza 26
tra quei fiori che non guardi mai
se ti affacci vedi il mare ricominci a respirare poi ti perdi nella sua armonia
e hai il coraggio di andar via via da un mondo sporco che non vuoi
via da un bacio che non ha tenerezze che non sa di carezze
e cammini lungo il mare nel suo lento respirare tu sei parte di quel tutto ormai
Nella stanza 26
metti un fiore tra i capelli tuoi
mentre l’alba nuova ti viene incontro
nel profumo del vento
Nella stanza 26
NEK: "Una ragazza dell'est mi ha scritto raccontandomi la sua triste vita: giunta in Italia carica di speranze, è stata costretta a prostituirsi per mantenere la sua famiglia. La lettera era anonima e lei non mi ha più scritto. Aveva solo bisogno di sfogarsi e condividere per un attimo il suo dramma. Ho sentito dentro di me, in quanto cantante e comunicatore, la necessità di raccontare questa storia".
Il cambiamento lo si può notare nel ritornello, dove nella prima volta vengono descritti situazioni e sentimenti negativi, come vendere il corpo ad ore, dove amarsi non è amore, dove l'addio del cliente ferisce il bisogno d'affetto della ragazza. Nel secondo invece le immagini sono completamente opposte, si evince la grande voglia di libertà ispirata dalla vista del mare, il ricominciare a respirare, ed il nascere del coraggio di cambiare strada, di andare via da quella stanza, da quel mondo sporco.
Ed indovinate un po chi vedo in quell'alba nuova che va incontro alla ragazza?
Si, come il padre misericordioso che corre incontro al figlio pentito ritornato, così Dio accoglie coloro che decidono di tornare a Lui, di cambiare strada e trovare la vera felicità.
Che ne pensate?