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domenica 3 giugno 2007

VANGELO DELLA SETTIMANA - La Verità Completa


Gv 16,12-15

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.



CONTESTO
Ancora una volta il tempo liturgico prevede un brano di Giovanni contenente i discorsi di addio di Gesù nell'Ultima cena.
Gesù afferma che molte cose ancora aveva da dire ai discepoli, il suo insegnamento è incompleto, ma promette che a momento debito la verità piena sarà svelata ai suoi discepoli.

COMMENTO
Giovanni, con queste parole, ci mette dinanzi all'insufficenza della funzione magisteriale di Gesù. Dalle prime parole si evince che l'insegnamento di Gesù fu incompleto. Egli stesso dice che molte erano le cose che ancora non aveva insegnato, ma non per suo volere o per mancanza di tempo, bensì per la mancanza di comprensione da parte dei suoi discepoli. Durante l'intero vangelo possiamo notare che molto spesso i discepoli non capirono fino in fondo il vero insegnamento di Gesù. Ad esempio, dopo che Gesù aveva predetto la distruzione del tempio e la sua risurrezione, l'evangelista dice: "Quando risuscitò dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo e credettero alla Scrittura e alla parola detta di Gesù" (Gv 2,22), oppure in occasione dell'entrata dolenne di Gesù a Gerusalemme: "In un primo tempo i suoi discepoli non compresero questo fatto, ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che questo era stato scritto di lui e che proprio questo gli avevano fatto" (Gv 12,16). Incomprensioni queste molto naturali visto che si riferiscono a predizioni di futuro, ovviamente non fossero state comprese fino a che non si avverassero.
Gesù promette che proprio con la discesa dello Spirito Santo potranno raggiungere la verità tutta, la verità completa. Dove "completa" non è da intendersi in modo quantitativo, ossia la verità di un numero enorme di cose che Gesù non avrebbe insegnto, nuove verità, ma in modo qualitativo, ossia una comprensione più profonda, di una comprensione piena del mistero della persona di Cristo e della sua opera, del senso della sua morte, del senso universale della sua missione salvifica. La passione, la morte e la risurrezione di Gesù, permetteranno ai discepoli di capire realmente, in profondità, tutto il messaggio di Cristo, e soprattutto, la sua capacità di donarsi pienamente al prossimo.

PER RIFLETTERE
Cosa significa per me cercare la verità?
La verità in giovanni è la profonda comprensione del gesto d'amore di Cristo. Noi conosciamo questa verità?
Il mezzo principale per conoscere Cristo ed il suo dono totale di se è il Vangelo. Il confrontonto con il testo conduce alla verità. Una volta raggiunta la verità poi spetta ad ognuno di noi l'adesione o meno ad essa.
Senza la pienezza della verità, senza il confronto con il testo, senza la profonda conoscenza di Gesù la mia scelta sarà semplicemente dettata dalle precomprensioni o dal "così fan tutti".
La scelta tra due strade preclude la conoscenza di ambedue, solo così si è in grado di scegliere consapevolmente e nelle mie piene facoltà.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu