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sabato 9 giugno 2007

VANGELO DELLA SETTIMANA - Dio premuroso



Lc 9,10-17

10Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. 11Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. 12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: "Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta". 13Gesù disse loro: "Dategli voi stessi da mangiare". Ma essi risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente". 14C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: "Fateli sedere per gruppi di cinquanta". 15Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. 16Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li
diede ai discepoli perché lo distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.

CONTESTO
Quelli che seguono Gesù hanno dovuto fare a meno delle sicurezze che offre il mondo. Scende la notte ed essi sono soli, hanno fame e non dispongono di cibo, perchè si trovano lontani dai centri abitati. Sebbene essi si sentano soli ed abbandonati, Gesù si trova in mezzo a loro e distribuisce a piene mani il suo mistero: insegna, guarisce, offre il cibo.

COMMENTO
Molto è stato detto su questo miracolo, forso è uno che si ricorda più frequentemente tra quelli compiuti da Gesù. In questo segno raccontato da Luca mi hanno colpito due cose:

  • Gesù che si rivela come colui che è attento al popolo
  • Rivelazione del potere degli apostoli

GESU' ATTENTO ALLE NECESSITA' DEL POPOLO
Coloro che hanno seguito Gesù hanno rischiato, sono lontani da casa e dalle loro abitudini e comodità, dalle loro sicurezze e dal cibo. Ma non hanno bisogno di esternare nulla, Gesù conosce le loro necessità ed interviene. Come allora, così oggi Gesù è attento alle nostre necessità ed interviene aiutandoci a superare tutte le difficoltà che il cammino verso di Lui e verso gli altri ci pone dinanzi.

RIVELAZIONE DEL POTERE DEGLI APOSTOLI
Gli apostoli da soli sono incapaci di placare la fame del popolo, solo quando ricevono il pane che dona loro Cristo, possono realmente soddisfare il bisogno della gente. Chiunque è chiamato ad essere apostolo deve essere consapevole che l'unica vera fonte dalla quale attingere è Gesù. Grazie ad essa chiunque potrà capire le necessità degli altri ed aiutarli a soddisfarle. Molti apostoli, o sedicenti tali, si dimenticano della prima fase e non si soddisfa realmente il bisogno dell'altro, ma soltanto il loro appagamento personale.

RIFLESSIONI
Io che mi considero e voglio essere un apostolo sono consapevole del fatto che Gesù conosce ogni mio bisogno e non devo affannarmi nè preoccuparmi di soddisfarlo?
Io che mi considero e voglio essere un apostolo sono consapevole del fatto che ogni mio "potere" viene da Gesù e senza quella linfa io sono incapace di "rifocillare" gli altri?

Gesù attento a me -------- io attento agli altri --------- attingendo da Gesù

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buona settimana!
Ti ho spedito il file, allora, alla mail che ho trovato sul tuo blog.
A presto!
Elisabetta

Anonimo ha detto...

Veramente un bel post, abbiamo superato il massimo, il Signore è grande e misericordioso è per questo che Lui ha dato il dono di diventare suoi ambasciatori per portare testimonianze in tutto il mondo, di amore fraterno!