Gv 14,23-29
22Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al
mondo?". 23Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi
verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola
che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 26Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre
manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 27Vi lascio la
pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non
abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io
vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché
quando avverrà, voi crediate.
CONTESTO
Anche il brano di questa settimana è collocato durante l'Ultima cena, nei "discorsi di addio" di Gesù.
Gesù promette ai discepoli la discesa dello Spirito Santo che aiuterà i discepoli e tutti i suoi seguaci nella lotta contro il principe di questo mondo.
COMMENTO
Il Vangelo di Giovanni è scritto stilisticamente come un grande processo, da un lato abbiamo Gesù e dall'altro i Giudei.
Come in ogni processo anche qui abbiamo dei testimoni. Per entrambi le parti i testimoni sono due, il primo per Gesù è lo Spirito Santo o il Consolatore o il Paraclito o lo Spirito di verità ("Quando verrà il Paraclito, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal padre, egli mi darà testimonianza..." Gv 15,26), il secondo sono, invece, i discepoli ("... e anche voi mi date testimonianza, perchè siete con me fin dall'inizio" Gv 15,27).
Per gli avversari di Gesù sono invece il mondo (non inteso ovviamente come creato, ma come coloro che non accettano la Sua parola) ed il principe di questo mondo.
Inoltre, molto importante è il significato etimologico del termine Paraclito. Improntato al vocabolario giuridico, il termine Paraclito discegna colui che è chiamato presso un accusato per aiutarlo e difenderlo: il primo significato è dunque quello di avvocato (ad vocatus - chiamato a), aiuto, difensore. Di qui molti testi traducono il termine Paraclito (lingua greca) in Consolatore. Lo Sptirito aiuta i discepoli nel grande processo che il mondo persegue contro di essi e contro Gesù.
PER RIFLETTERE
Noi in questo grande processo dove ci collochiamo? Siamo pronti a testimoniare l'evangelo consapevoli anche delle conseguenze che questo può portare, siano esse positive o negative, o, invece, siamo dalla parte del mondo, ossia di coloro che non accettano la Parola di Dio?
Siamo l'avvocato di chi?
Nella vita siamo continuamente chiamati a fare delle scelte, molto spesso, prima di compiere un azione, chiediamo consiglio a qualcuno, o dopo commesso un atto cerchiamo approvazione in qualcun'altro...
Nel nostro modo di agire e fare ci sono sempre uno o più "paracliti" che ci consolano, ci proteggono, ci guidano, ci sostengono, ci difendono...
Riflettiamo su chi sono i nostri consolatori, chi è il Paraclito della nostra vita e delle nostre scelte...
Mi dispiace del ritardo col quale ho pubblicato questo post ma ero fuori casa.
mondo?". 23Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi
verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola
che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 26Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre
manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 27Vi lascio la
pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non
abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io
vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché
quando avverrà, voi crediate.
CONTESTO
Anche il brano di questa settimana è collocato durante l'Ultima cena, nei "discorsi di addio" di Gesù.
Gesù promette ai discepoli la discesa dello Spirito Santo che aiuterà i discepoli e tutti i suoi seguaci nella lotta contro il principe di questo mondo.
COMMENTO
Il Vangelo di Giovanni è scritto stilisticamente come un grande processo, da un lato abbiamo Gesù e dall'altro i Giudei.
Come in ogni processo anche qui abbiamo dei testimoni. Per entrambi le parti i testimoni sono due, il primo per Gesù è lo Spirito Santo o il Consolatore o il Paraclito o lo Spirito di verità ("Quando verrà il Paraclito, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal padre, egli mi darà testimonianza..." Gv 15,26), il secondo sono, invece, i discepoli ("... e anche voi mi date testimonianza, perchè siete con me fin dall'inizio" Gv 15,27).
Per gli avversari di Gesù sono invece il mondo (non inteso ovviamente come creato, ma come coloro che non accettano la Sua parola) ed il principe di questo mondo.
Inoltre, molto importante è il significato etimologico del termine Paraclito. Improntato al vocabolario giuridico, il termine Paraclito discegna colui che è chiamato presso un accusato per aiutarlo e difenderlo: il primo significato è dunque quello di avvocato (ad vocatus - chiamato a), aiuto, difensore. Di qui molti testi traducono il termine Paraclito (lingua greca) in Consolatore. Lo Sptirito aiuta i discepoli nel grande processo che il mondo persegue contro di essi e contro Gesù.
PER RIFLETTERE
Noi in questo grande processo dove ci collochiamo? Siamo pronti a testimoniare l'evangelo consapevoli anche delle conseguenze che questo può portare, siano esse positive o negative, o, invece, siamo dalla parte del mondo, ossia di coloro che non accettano la Parola di Dio?
Siamo l'avvocato di chi?
Gesù - Mondo
Bene - Male
Bianco - Nero
Bene - Male
Bianco - Nero
Nella vita siamo continuamente chiamati a fare delle scelte, molto spesso, prima di compiere un azione, chiediamo consiglio a qualcuno, o dopo commesso un atto cerchiamo approvazione in qualcun'altro...
Nel nostro modo di agire e fare ci sono sempre uno o più "paracliti" che ci consolano, ci proteggono, ci guidano, ci sostengono, ci difendono...
Riflettiamo su chi sono i nostri consolatori, chi è il Paraclito della nostra vita e delle nostre scelte...
Mi dispiace del ritardo col quale ho pubblicato questo post ma ero fuori casa.
3 commenti:
Ciao discipulus, grazie dei consigli che ascolterò!
Mi trovi d'accordo anche sul tuo commento al post del Family Day: l'ho vissuto come un'esperienza di apertura verso tutti, senza discriminare nessuno. C'è solo da difendere il valore universale della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna, secondo il diritto naturale.
Buon fine settimana e buona domenica!
Elisabetta
Ciao Discipulus,
bello il commento sul Paraclito, anzi, i paracliti!
Io credo che i "paracliti" siano tutte le persone che hanno il coraggio di cercare la verità e poi annunciarla una volta trovata.
Quando conosci la Verità sei libero, sai come difenderti, sai cosa cercare e dove guardare. A presto e grazie.
Marco
Ciao discipulus, ricambio con gioia la tua visita e scopro un blog bello e ricco di spunti per la riflessione. Vado subito a linkarti nel mio. Un caro saluto e arrisentirci.
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