LERIK (Azerbaigian) - A Lerik, un piccolo paese (famoso per la longevità di alcuni suoi abitanti) del sud-est dell'Azerbaigian vicino alla frontiera con l'Iran, un uomo di 133 anni ha sentito per la prima volta il nome di Gesù.
Si racconta che l'uomo più vecchio del mondo è vissuto qui fino alla sua morte nell'anno 1980 all'età di 168 anni, e oggi alcuni abitanti di questa regione sono ultracentenari.
La maggioranza della popolazione è musulmana, di rito sciita. Vi sono anche consistenti minoranze di religione cristiana ed ebraica, per una popolazione di ottocentomila abitanti.
Quando un'équipe di Kitab Shirketi si è recata a Lerik quest'anno, per distribuirvi delle opere bibliche, ha incontrato uno degli abitanti più vecchi del paese.
Racconta Namik Kerimov responsabile del ministero fra i rifugiati, gli immigrati e i membri delle minoranze etniche: «Siamo stati ospitati in una casa, quando vi abbiamo incontrato un uomo di 133 anni, si poteva a malapena crederci! Era circondato dai suoi figli, nipoti, pro-nipoti e pro-pro-nipoti! Era in buonissima salute e ci ha detto che non era mai stato malato. Suo nipote ci ha detto che gli chiede del continuo di trovargli una nuova moglie! Gli abbiamo chiesto se avesse mai sentito parlare di Gesù e lui ci ha risposto che non aveva mai sentito quel nome prima, allora gli abbiamo dato dei libri biblici e parlato un po' di tempo con lui della Bibbia e di Gesù».
Fonte: ABU - Nouvelles bibliques de l'ABU, novembre 2007, n° 416, pag. 24
Mi verrebbe da dire: "Beh, come si suol dire meglio tardi che mai..."
Poi rifletto sul fatto che ancora oggi moltissima gente non ha ancora avuto la possibilità di ascoltare la Lieta Novella e mi chiedo: come poter raggiungere tutti?
Molto spesso tutte le forze dell'evangelizzazione cattolica vengono spese solamente nello stretto raggio dei nostri quartieri, cercando di portare più gente possibile in Chiesa, facendo anche a gara con la Parrocchia confinante. E nel mondo?
Che venga data a tutti la possibilità di scegliere o meno di seguire Cristo.
domenica 18 novembre 2007
domenica 11 novembre 2007
TRANSFORMERS
Cari amici del blog, mi dispiace non aver pubblicato più post da molto tempo, ma il lavoro e la vita non mi hanno dato tregua in questi ultimi mesi.
Riprendo il mio viaggio insieme a voi citandovi un "motto" che mi ha accompagnato durante questo periodo di assenza ed è tratto dal film prodotto da Spielberg ed ispirato ad una serie di cartoni animati e giocattoli del passato: TRANFORMERS, che dal 6 Novembre è uscito anche in versione home-video.
...niente sacrificio ...niente vittoria!
|
A molti può sembrare il classico film blockbuster Hollywoodiano, ricco di effetti speciali ma senza alcuna trama e contenuto. Invece per me non è così. Ci troviamo dinanzi ad un film che, oltre a suscitare ricordi della nostra infanzia, coinvolgerci in uno spettacolo di immagini e ritmo incalzante, farci stupire dall'ottima sincronizzazione delle scene con la musica e gli effetti, può dare spunto a molte riflessioni.
- L'eterna lotta tre il bene ed il male.
- L'unione di due razze.
- L'amicizia.
- La salvezza del mondo.
Ma quella che a me ha più colpito è sicuramente la lotta ricca di imprevisti e sacrifici che ha portato poi alla vittoria degli Autobots e della razza umana sui Decepticons.
Alla fine del film Optimus Prime, capo degli Autobots, dice la frase su citata.
A me ha colpito perchè la trovo molto vera e si avvicina poi al gesto che Gesù, rimanendo in tema col blog, ha compiuto per salvare l'intera umanità.
Cosa ne pensate del film, se lo avete visto? e cosa invece della frase che mi ha più colpito?
GUARDA IL TRAILER
Iscriviti a:
Post (Atom)