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sabato 30 giugno 2007

VIAGGIO CON IL CINEMA

I FANTASTICI 4
E SILVER SURFER


Cari ragazzi, vi trovate dinanzi una nuova rubrica del blog. Cosa ci fa un CINEFORUM su un blog come questo?
Beh, ovunque si possa prendere spunto per parlare della e sulla fede è qui ben accetto. Ecco che, la cinematografia può diventare un punto di partenza per delle belle ed intense riflessioni.
Inizio con un film non molto impegnativo e che da poco tempo cavalca la pol position delle classifiche italiane e mondiali. Parlo di "I FANTASTICI 4 E SILVER SURFER". Beh, è il classico bel film ricco di effetti speciali e con supereroi, ma mentre lo guardavo mi ha fatto riflettere su un argomento che ho già trattato in un blog due settimane fa (CAMBIO DIREZIONE - CONVERSIONE)

SCHEDA DEL FILM
Cast
Beau Garrett, Andre Braugher, Gonzalo Menendez, Kerry Washington, Doug Jones, Chris Evans, Michael Chiklis, Jessica Alba, Ioan Gruffudd
Regia
Mary e. vogt Ercole, Tim Story
Trama
Reed ( Ioan Gruffudd ), Sue ( Jessica Alba ), Johnny ( Chris Evans ) e Ben ( Michael Chiklis ), meglio noti come i Fantastici 4, devono fare i conti con una nuova minaccia per il pianeta: Silver Surfer (Doug Jones ), un misterioso essere intergalattico che arriva sulla Terra per prepararne la distruzione. Mentre Silver Surfer gira per il globo potando scompiglio ovunque, i Fantastici 4 devono dipanare il mistero di questa creatura spaziale e affrontare il sorprendente ritorno del loro nemico mortale, il Dottor Destino, prima che il mondo perda tutte le speranze.
Generi
Azione, Fantasy, Avventura, Fantascienza
Distribuito da
20TH CENTURY FOX ITALIA
Trailer


VALUTAZIONE PERSONALE DEL FILM

Film sttrepitoso dal punto di vista degli effetti speciali anche se la sceneggiatura ed i dialoghi sono un po scarsi. Ha qualche episodio che fa collegare il film ad una commedia brillante ma il punto forte è sicuramente l'uso dei poteri speciali e la classica lotta tra buoni e cattivi, dove i protagonisti dovranno difendere nuovamente il pianeta da minacce straniere. Per chi piace il genere non può perderselo.

VIAGGIO NELLA FEDE
Quello che mi ha fatto riflettere è il fatto che Silver Surfer, incaricato di distruggere la Terra cambierà direzione, ossia attuerà una conversione, un tornare indietro e distruggere chi voleva annientare la Terra, dopo aver assistito ad un gesto d'amore che Sue (Jessica Alba) è costretta a fare per difendere l'amico, a prezzo della sua stessa vita.
Può sembrare blasfemo il paragone ma avviene proprio così con Gesù, si trova la forza di cambiare direzione per andare verso Dio e verso il prossimo, proprio facendo esperienza e riflettendo sul grande gesto d'amore che ha compiuto sulla croce, morendo per gli altri.
Così come Silver Surfer si è convertito, è passato dal male al bene assistendo al sacrificio di Sue, così il Centurione sotto la croce, vedendo morire Gesù "in quel modo", si converte proclamandolo Figlio di Dio.

Cosa ne pensate?

domenica 24 giugno 2007

VANGELO DELLA SETTIMANA - Nascita di Giovanni


LC 1,57-66.80



57Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
59All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. 60Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni". 61Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome". 62Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63Egli chiese una tavoletta, e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. 64In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 65Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea
si discorreva di tutte queste cose. 66Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: "Che sarà mai questo bambino?" si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
80Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua
manifestazione a Israele.

CONTESTO
Questo episodio evangelico, molto importante per la storia della salvezza, fa da ponte dal vecchio al nuovo Tesramento, infatti il Battista è da considerare come l'ultimo dei profeti prima della venuta di Gesù, è colui che presenta Gesù alla gente, lo battezza, lega così tutta la storia anticotestamentaria con il nuovo "Logos" incarnato.
Questa nascita si colloca in una storia di sterilità, i genitori di Giovanni erano anziani e sterili, fino a quel momento non avevano avuto alcun figlio. Si può notare il forte parallelismo con la sterilità di Sara che per mezzo dell'intervento di Dio, riesce a dare un figlio ad Abramo. Anche qui Dio entra nella storia del suo popolo e feconda la sua sterilità, dando alla luce chi doveva fungere da precursore alla venuta di suo Figlio.

COMMENTO
Non solo Dio entra nella storia di questa coppia di Israele ma impone che il bambino venga chiamato Giovanni ("Ma l'Angelo gli disse: -Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata accolta: infatti tua moglie Elisabetta darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Giovanni..." Lc 1,13). Dare il nome ha un profondo significato nella cultura ebraica, il nome di una persona ne indica la sua completa identità, in questo caso è Dio stesso a dare il nome al futuro nascituro, dandogli anche la sua futura identità, la sua missione. Zaccaria fu scettico a quelle parole e proprio per questo fu reso muto, situazione che svanirà al momento della presentazione del bambino come si legge in questi versetti.
La mutevolezza di Zaccaria simboleggia che davanti all'intervento di DIo la realtà umana deve tacere, lasciare da parte le obiezioni e superare le resistenza. una volte che l'opera di DIo si è compiuta, una volta che Zaccaria da, come gli era stato imposto, il nome Giovanni al suo bambino, lasciando da parte la tradizione, ecco che ritorna a parlare, addirittura proclamando un canto di lode (1,64).
Dio irrompe nella vita di Zaccaria e Giovanni, fin dalla nascita, portando il nome che Dio ha indicato per lui, si presenta come un eletto che deve compiere la missione che Dio cli ha affidato.

RIFLESSIONI
Siamo predisposti a lasciar che Dio fecondi la nostra vita attraverso l'accettazione della sua Parola?
Dinanzi al suo intervento ci poniamo in un silenzio che ascolta che, poi, a sua volta, sfocia in un cantico di lode?
Dio taglia con il passato, è nata da oggi una nuova era, il bambino si chiamerà Giovanni e non Zaccaria, come vuole la tradizione.
Giovanni ci prepara ad accogliere l'evento che cambierà la storia d'israele, di tutti i popoli e la nostra.
Siamo pronti ad accoglierlo?
Giovanni indica la strada, noi ci lasciamo guidare da lui?

sabato 23 giugno 2007

IL CIRCOLO DANTE

TRAMA
Boston 1865: in un'America appena uscita dagli orrori della guerra di secessione, un gruppo di letterati, tra i quali il poeta Longfellow, ha fondato un circolo per produrre e pubblicare la prima traduzione americana della Divina Commedia. Il comitato direttivo della vicina università di Harvard, protestante e conservatore, tenta in tutti i modi di ostacolare la diffusione delle "superstizioni immorali e papiste" di Dante, che corromperanno l'America quanto gli immigrati che arrivano ogni giorno da oltreoceano. All'improvviso, però, Boston viene insanguinata da una serie di delitti che riproducono i tormenti dell'Inferno dantesco, e solo i membri del Circolo Dante potranno scoprire l'assassino.

COMMENTO
Il triller, a mio parere è ben fatto, nonostante io abbia avuto qualche difficoltà iniziale ad abituarmi ai personaggi ed all'intreccio della storia.
Ben articolato è anche il nesso tra realtà e fantasia tipico dell'autore. Concludendo, per chi ama il genere, ne consiglio la lettura.

RIFLESSIONI
Il libro, basato sulla Divina Commedia, in particolar modo sull'inferno, ci può far riflettere sulla questione escatologica dell'uomo. Ossia cosa c'è dopo la morte?
Questo è un argomento molto complesso che non si può ridurre in poche parole. Ma sicuramente possono scaturire in noi dubbi domande, quali per esempio esiste e cos'è il paradiso o l'inferno. Se esiste l'inferno c'è qualcuno o la somma bontà di Dio ha salvato tutti?
Vi invito a porre tutte le domande che vorrete (non esitate a farlo nei commenti) e magari cercare di trovare insieme una risposta.

In più se ti va esprimi la tua opinione attraverso il sondaggio che appare qui sotto...



Partecipa al Sondaggio!









Pensi che l'inferno esista?
Risultati





domenica 17 giugno 2007

VANGELO DELLA SETTIMANA - Gesù ed i peccatori

LC 7,37-8,3


36Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
39A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice". 40Gesù allora gli disse: "Simone, ho una cosa da dirti". Ed egli: "Maestro, di' pure". 41"Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. 42Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". 43Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene". 44E volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco". 48Poi disse a lei: "Ti sono perdonati i tuoi peccati".
49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?". 50Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; va' in pace!".
8 1In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. 2C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, 3Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.



CONTESTO - COMMENTO
Gesù soleva spesso fermarsi come ospite nelle case della gente. Questa volta lo fa nella casa di un Fariseo. (I Farisei sono quella parte di "adepti" alla religione ebraica molto legati alle sue leggi ed alle sue normi). Ma ecco che qualcosa rompe la sacralità dell'ospitalità del fariseo. L'entrata di una prostituta. (I peccatori erano assolutamente da emarginare, perchè considerati impuri e non si doveva avere alcun contatto fisico con loro altrimenti si diventava, "per contagio", impuri).
Gesù avverte l'enorme giudizio sulla peccatrice e su se stesso che permetteva il contatto con essa e ne approfitta per insegnare il perdono dei peccati grazie all'enorme fede della prostituta, attravarso una parabola (Tecnica usata molto spesso da Gesù e dai maestri del tempo che attraverso immagini e racconti l'ascoltatore è proiettato ad esprimere un parere sul protagonista della storia che si rivela poi essere egli stesso. Così esprime un giudizio su se stesso, cosa che non avrebbe mai fatto esplicitamente. Proprio come avviene qui nella parabola che abbiamo in questi versetti).
Gesù perdona la peccatrice per i suoi peccati grazie alla sua enorme fede, capace di vincere il giudizio del fariseo e dei seguaci di Gesù, affrontanto con coraggio e senza vergogna gli sguardi non certo caritatevoli dei presenti.

COMMENTO - RIFLESSIONI
Su questi versetti si potrebbe scrivere fiumi di parole, hanno molti contenuti su cui riflettere. Io posso darvi alcuni spunti ma il testo è molto chiaro ed esplicito dove ognuno di noi può fermarsi e meditare.

A me a colpito:

  • L'apertura di Gesù nei confronti degli altri. Andava a mangiare a casa della gente. Il contatto con gli altri era essenziale per se stesso e per la sua missione.
  • L'apertura anche e soprattutto nei confronti delle donne, ancor più dei peccatori.
  • La sua capacità di capire la mente ed il cuore di chi lo circondava, si accorge delle dita puntate per la sua apertura nei confronti della prostituta.
  • La sua capacità di trovare la parabola giusta nel momento giusto.
  • La contrapposizione che avviene nella spiegazione della parabola del comportamento del fariseo e della donna sui riti di ospitalità che si usava fare nei confronti dell'ospite.
non mi hai dato l'acqua per lavarmi i piedi
mi ha bagnato i piedi con le lacrime
non mi hai dato un bacio
mi ha continuamente baciato i piedi
non mi hai cosparso il capo di olio profumato
mi ha cosparso di profumo i piedi
  • Gesù perdona i peccati
  • La forte fede della donna
  • La presenza delle donne e la loro importanza tra i seguaci di Gesù.

ultima cosa riguardo a Maria di Magdala che viene citata al versetto 8,2, qui possiamo notare che Maria di Magdala, chiamata Maddalena, non era prostituta, come la maggior parte della gente l'ha identificata, forte di una grande tradizione anche ecclesiastica che usava fare ciò. Maria di Magdala, che come i dodici, Giovanna, Susanna e altre donne, ha seguito Gesù dall'inizio del suo ministero, era posseduta da sette demoni e Gesù l'ha liberata.

sabato 16 giugno 2007

CAMBIO DIREZIONE - CONVERSIONE



CAMBIO DIREZIONE
FRANCESCO RENGA


Mi parli da vicino
E dici cose che so già
Ognuno è il suo destino
Il nostro ormai finisce qua
In valigie che verrai a prendere
Che ora l’importante è andarsene

Cambiare direzione
E farsi una ragione
che quello che non sei
Non diventerai
Fine della storia
E se non hai memoria
Ora sai non mi troverai
Cambio direzione

Con gli occhi di un bambino
Guardare non è facile
E a volte l’abbandono
Diventa insopportabile
Ed è sempre troppo grande per te
Che vedi solo cose piccole

Cambiare direzione...

Cambio direzione
Non mi troverai

Cambiare direzione....

Cambio direzione (x2)


Ecco la bellissima e nuova canzone di Francesco Renga, uno dei miei autori preferiti, che attraverso testi mai banali e musiche divine riesce ad emozionarmi. interprete, inoltre, eccellente con la sua grande voce. Vi starete chiedendo, cosa ci fa sul mio blog? Cosa centra con la fede? In realtà appena ho ascoltato questa nuova canzone mi è venuto in mente la concezione bibblica di "CONVERSIONE" ed ora vi spiego il perchè...

CONVERSIONE

E' ovvio che qui l'autore parla di una storia d'amore tra due persone che è terminata ed è meglio cambiare direzione, lasciarsi e prendere altre strade. Trovare la forza di essere realmente liberi ed accettare il fatto che insieme non si sta più bene. Darsi una svolta accettandone le conseguenze e le sofferenze che può portare una scelta del genere.

Questa situazione può avere una similitudine nel rapporto d'amore che intercorre da sempre tra Dio e l'uomo. Fin dalla creazione Dio ha amato l'uomo imprenscindibilmente dal contraccambio, un amore senza condizioni, ma l'uomo molto spesso non accetta questo amore, rinnega la sua origine e decide di CAMBIARE DIREZIONE, seguendo sempre più il suo egoismo si allontana da Dio. Oltre al testo della canzone anche la musica e l'arragiamento sembrano una colonna sonora allo stato dell'uomo che, cercando il bene altrove, prende nuove strade, interrompe la storia con Dio (FINE DELLA STORIA).

Ma Dio è li che aspetta, da sempre un'altra possibilità, non chiude alcuna porta, attende che l'uomo, prima o poi possa CONVERTIRSI, che letteralmente significa ricambiare nuovamente direzione, tornare indietro, effettuare una conversione ad U.

Convertirsi significa tornare indietro, riconoscere che l'unico e vero bene per l'uomo, che appaga realmente, è l'Amore, amore per Dio e per gli altri.
Non c'è amore più grande che quello nella libertà, Dio ci lascia liberi di cambiare direzione ed attende, senza mai stancarsi e sperare, il nostro ritorno, la nostra conversione.

E VOI IN CHE DIREZIONE STATE ANDANDO ?

sabato 9 giugno 2007

VANGELO DELLA SETTIMANA - Dio premuroso



Lc 9,10-17

10Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. 11Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. 12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: "Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta". 13Gesù disse loro: "Dategli voi stessi da mangiare". Ma essi risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente". 14C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: "Fateli sedere per gruppi di cinquanta". 15Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. 16Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li
diede ai discepoli perché lo distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.

CONTESTO
Quelli che seguono Gesù hanno dovuto fare a meno delle sicurezze che offre il mondo. Scende la notte ed essi sono soli, hanno fame e non dispongono di cibo, perchè si trovano lontani dai centri abitati. Sebbene essi si sentano soli ed abbandonati, Gesù si trova in mezzo a loro e distribuisce a piene mani il suo mistero: insegna, guarisce, offre il cibo.

COMMENTO
Molto è stato detto su questo miracolo, forso è uno che si ricorda più frequentemente tra quelli compiuti da Gesù. In questo segno raccontato da Luca mi hanno colpito due cose:

  • Gesù che si rivela come colui che è attento al popolo
  • Rivelazione del potere degli apostoli

GESU' ATTENTO ALLE NECESSITA' DEL POPOLO
Coloro che hanno seguito Gesù hanno rischiato, sono lontani da casa e dalle loro abitudini e comodità, dalle loro sicurezze e dal cibo. Ma non hanno bisogno di esternare nulla, Gesù conosce le loro necessità ed interviene. Come allora, così oggi Gesù è attento alle nostre necessità ed interviene aiutandoci a superare tutte le difficoltà che il cammino verso di Lui e verso gli altri ci pone dinanzi.

RIVELAZIONE DEL POTERE DEGLI APOSTOLI
Gli apostoli da soli sono incapaci di placare la fame del popolo, solo quando ricevono il pane che dona loro Cristo, possono realmente soddisfare il bisogno della gente. Chiunque è chiamato ad essere apostolo deve essere consapevole che l'unica vera fonte dalla quale attingere è Gesù. Grazie ad essa chiunque potrà capire le necessità degli altri ed aiutarli a soddisfarle. Molti apostoli, o sedicenti tali, si dimenticano della prima fase e non si soddisfa realmente il bisogno dell'altro, ma soltanto il loro appagamento personale.

RIFLESSIONI
Io che mi considero e voglio essere un apostolo sono consapevole del fatto che Gesù conosce ogni mio bisogno e non devo affannarmi nè preoccuparmi di soddisfarlo?
Io che mi considero e voglio essere un apostolo sono consapevole del fatto che ogni mio "potere" viene da Gesù e senza quella linfa io sono incapace di "rifocillare" gli altri?

Gesù attento a me -------- io attento agli altri --------- attingendo da Gesù

domenica 3 giugno 2007

VANGELO DELLA SETTIMANA - La Verità Completa


Gv 16,12-15

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.



CONTESTO
Ancora una volta il tempo liturgico prevede un brano di Giovanni contenente i discorsi di addio di Gesù nell'Ultima cena.
Gesù afferma che molte cose ancora aveva da dire ai discepoli, il suo insegnamento è incompleto, ma promette che a momento debito la verità piena sarà svelata ai suoi discepoli.

COMMENTO
Giovanni, con queste parole, ci mette dinanzi all'insufficenza della funzione magisteriale di Gesù. Dalle prime parole si evince che l'insegnamento di Gesù fu incompleto. Egli stesso dice che molte erano le cose che ancora non aveva insegnato, ma non per suo volere o per mancanza di tempo, bensì per la mancanza di comprensione da parte dei suoi discepoli. Durante l'intero vangelo possiamo notare che molto spesso i discepoli non capirono fino in fondo il vero insegnamento di Gesù. Ad esempio, dopo che Gesù aveva predetto la distruzione del tempio e la sua risurrezione, l'evangelista dice: "Quando risuscitò dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo e credettero alla Scrittura e alla parola detta di Gesù" (Gv 2,22), oppure in occasione dell'entrata dolenne di Gesù a Gerusalemme: "In un primo tempo i suoi discepoli non compresero questo fatto, ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che questo era stato scritto di lui e che proprio questo gli avevano fatto" (Gv 12,16). Incomprensioni queste molto naturali visto che si riferiscono a predizioni di futuro, ovviamente non fossero state comprese fino a che non si avverassero.
Gesù promette che proprio con la discesa dello Spirito Santo potranno raggiungere la verità tutta, la verità completa. Dove "completa" non è da intendersi in modo quantitativo, ossia la verità di un numero enorme di cose che Gesù non avrebbe insegnto, nuove verità, ma in modo qualitativo, ossia una comprensione più profonda, di una comprensione piena del mistero della persona di Cristo e della sua opera, del senso della sua morte, del senso universale della sua missione salvifica. La passione, la morte e la risurrezione di Gesù, permetteranno ai discepoli di capire realmente, in profondità, tutto il messaggio di Cristo, e soprattutto, la sua capacità di donarsi pienamente al prossimo.

PER RIFLETTERE
Cosa significa per me cercare la verità?
La verità in giovanni è la profonda comprensione del gesto d'amore di Cristo. Noi conosciamo questa verità?
Il mezzo principale per conoscere Cristo ed il suo dono totale di se è il Vangelo. Il confrontonto con il testo conduce alla verità. Una volta raggiunta la verità poi spetta ad ognuno di noi l'adesione o meno ad essa.
Senza la pienezza della verità, senza il confronto con il testo, senza la profonda conoscenza di Gesù la mia scelta sarà semplicemente dettata dalle precomprensioni o dal "così fan tutti".
La scelta tra due strade preclude la conoscenza di ambedue, solo così si è in grado di scegliere consapevolmente e nelle mie piene facoltà.

venerdì 1 giugno 2007

L'amore ( Il mostro )

DOLCENERA

L’Amore (Il Mostro)


Guardami negli occhi,
Mostro attaccato alle spalle
Evita gli specchi
Tanto ti guardano le stelle, stelle…
Sei arrivato fin qua
Con la faccia che fai
A pagare la vita che non hai
Non ti chiedo pietà
Sono un bimbo o chissà
Sono nato così, dal dolore…dolore

Mi fai male animale, questo è per te
L’Amore
Che ti fa sentire grande e forte come un dio
L'Amore
E allora guardami negli occhi
Mostro attaccato alle spalle
E dimmi cosa vedi
Ma tanto tu non credi a niente..

Sono ancora vivo
Un corpo senza una croce
Acqua sulle labbra
Per non lasciarmi morire…morire
Io non chiedo pietà
Sono un bimbo, chissà
Finirà prima o poi questa vita..l’amore

Io sto male animale, questo è per te
L'amore
Che con me puoi tutto vita o morte come un dio
L'amore
Allora guardami negli occhi
Mostro attaccato alle spalle
E dimmi cosa vedi

E se assomiglio a tuo figlio…

Se il mio cuore potesse pensare

Si fermerebbe...
Se il mio cuore spesse che fare

Ti ucciderebbe!

E allora guardami negli occhi
Mostro attaccato alle spalle
E evita gli specchi
Tanto ti guardano le stelle…
Le stelle…




In questo mese, mese del famosissimo video scandalo dei preti pedofili, non si può non ascoltare il messaggio della bravissima cantautrice Dolcenera. Le parole di questa canzone si commentano da sole, come tra l'altro anche il video.... Voglio solo aggiungere questa frase, che non è mia ma di un grande maestro:

"Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare".
(Mc 9,42)

ed anche questo brano del vangelo:

1Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 3Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". 6Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". 8E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 10Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?". 11Ed essa rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più". (Gv 8,1-11)

Che ne pensate?